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Non intendiamo scrivere la biografia del Beato: sarebbe una volgare
scopiazzatura da opere nelle quali l'argomento è stato ampiamente
trattato da autori edotti in materia, quali il rev. Giuseppe Romano
(1881); il rev. Luigi Scognamiglio (1912); il sac. Camillo Balzano
(1932) e mons. Salvatore Garofano (1963) e altri ancora disseminati
nel tempo e che non conosciamo, tranne un antico postulatore, don
Leopoldo Colantuono, «'u prèvete 'i scippillo»che
pur doveva scrivere qualcosa su Vincenzo Romano.
Noi ci limiteremo a registrare piuttosto quegli EVENTI STORICI di
cui non si è parlato mai e di quelli sui quali non si è
detto la verità, con particolare attenzione sui FATTI PIU'
SALIENTI ACCADUTI A TORRE DEL GRECO DURANTE LA VITA TERRENA DEL
ROMANO
Nel 1780, Ferdinando IV aveva rivolto la sua attenzione
alla strada Napoli -Torre Annunziata e gl'ingegneri Antonio Winspeare
e Ignazio di Nardo avevano iniziato i lavori, incominciando dal
Ponte della Maddalena. Nel progetto era prevista anche la costruzione
di una nuova strada a Torre del Greco che dalla Porta di Capo Torre
andasse a congiungersi con la Via Episcopale, in modo da servire
per scorciatoia ai veicoli che erano costretti a seguire l'unica
via esistente che serpeggiava nel centro abitato, e anche perché
lungo la progettata strada Gaetano De Bottis stava costruendo il
pubblico mercato. Lo stesso De Bottis, data la sua amicizia col
primo ministro Tanucci, aveva restaurata ed abbellita la Porta di
Capo la Torre, aveva recuperata l'acqua del Dragone, aveva costruito
i nuovi lavatoi, il mulino, la nuova fontana e il palazzo della
Dogana della farina. Altre nuove opere intendeva realizzare, quale
il porto per le «coralline», l'ampliamento e una nuova
sistemazione del Largo della Chiesa e se queste nuove opere non
furono realizzate fu solo perché, nel 1776, il Tanucci, per
volere della regina, fu costretto a lasciare la carica di primo
ministro.
Ed era anche ora, perché il regno di Napoli in realtà
aveva regnato sempre da Madrid, Carlo III, padre di Ferdinando.
Trascorse un decennio durante il quale gravi sconvolgimenti politici
andavano maturandosi in Europa. In Francia, i parigini, il 14 luglio
1789, avevano preso d'assalto la Pastiglia e da quel giorno incominciarono
a traballare tutti i troni del Vecchio Continente.
MORTE
DI DON GAETANO DE BOTTIS. SOLENNE RITO FUNEBRE NELL'ANTICA CHIESA
DI S. CROCE: LA PIU' GRANDE ASSEMBLEA MASSONICA A TORRE
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