L'opera di Raffaele Raimondo, è doveroso dirlo, non è
la semplice ristampa della precedente, perché il testo intero
è stato riveduto ed ampliato. Infatti vi sono inseriti l'argomento «La Torre dei nostri nonni» - che comprende il periodo
dal 1865 al 1899 - ed altri capitoli che trattano delle «sei» domeniche
di quaresima a Torre del Greco ed ancora vi sono stati aggiunti
altri «itinerari» che ci fanno conoscere riti ed usanze
che sono per scomparire o che sono scomparsi per sempre. Questi
usi conosciuti solo ora dalla maggioranza dei lettori, per merito
di Raimondo, rivivranno con tutti noi e con tutti quelli che nasceranno
sotto questo nostro cielo.
Questa seconda edizione è dovuta più che all'esaurimento
della prima, avvenuta in brevissimo tempo, e più che alle
pressanti successive richieste di ristampa, ad un successo ben più
pieno e ben più alto.
Il libro, infatti, e ciò si può dire senza alcun velo
di modestia, ha veramente raggiunto il suo scopo che era ed è
essenzialmente quello di far meglio conoscere Torre del Greco ed
in conseguenza di farla amare di più e soprattutto di difenderla
nelle sue tradizioni e nel suo incomparabile ambiente naturale. «Itinerari Torresi» ha ottenuto, senza incertezze,
l'unione di tutti i torresi, anziani e giovani, nell'attaccamento
sempre più vivo per la loro città e, nello stesso
tempo, ha risvegliato in essi l'interesse per il proprio patrimonio
di tradizioni e di storia.
Da ciò l'auspicio, altresì, che sorga spontaneo un
sentimento di difesa, tanto necessario in questi momenti di profonda
crisi, contro ogni tentativo palese o subdolo di degradare ulteriormente
questa nostra meravigliosa terra vesuviana.
dicembre
1977, Salvatore Accardo
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