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Tratto dal n°9
de LA TORRE
14-6-1969
Pagina 6
 
La «signora» e il netturbino
 
di raffaele raimondo
 

E' ancora presto, ognuno dorme ancora,
ho visto la città tersa e pulita.
Hai fatto il tuo dover di buon mattino
sia lode a te, o bravo netturbino!

Ma hai tirato l'acqua col paniere
lo renderanno vano il tuo lavoro,
or che si sveglieranno i cittadini,
per dire poi: - Che fanno gli spazzini?

Sarà ancor così per qualche ora.
Mò ca se scete chi vò fa' a signora! ...
S'ignora ... che vuol'essere pulizia
nella casa di tutti ch'è la via.

«Signora» che dai cera al pavimento
tu adoperi il sapon deodorante,
e dato ca nun stammo mano a chill,
dev'essere il sapon con «didorill».

Tu spendi e spandi in nome del progresso
Per questa civiltade, tu consumi
chilovattori di forza motrice
con il ronzio della lucidatrice.

Poi usi scaricare sulla via
i tuoi rifiuti, sfusi ed a pacchetti,
e, in questo, insuperabil sei maestra
nel rovesciarli ... giù dalla finestra.

Io mando peste a chi sporca la via
Mi infischio delle classi e dei casati.
Dammi la mano, o alacre netturbino,
te voglio offrir nu miezu litro 'e vino.

Raf. Rai.