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Tratto dal n°6
de LA TORRE
Maggio 1975
 
 
 
 
OBIETTIVO SULLA CITTÀ
 

I pianini strimpellano «Valencia». I giovani portano i capelli impomatati e lisci con la scriminatura quasi al centro della testa. E' la moda alla Rodolfo Valentino, l'universale idolo delle donne che, il 23 agosto 1926, nel Policlinico di New York, per ulcera perforante muore di peritonite, provocando la strazio...isterico delle sue ammiratrici disseminate in ogni angolo del mondo. Soltanto una fa per davvero e si ammazza con un colpo di rivoltella: è l'inglese Margaret Murray Scott che era rimasta scott...ata da un incontro che aveva avuto con «Rudy» all'Hotel Savoy di Londra qualche anno prima. Un incontro del resto andato a vuoto, per un netto rifiuto del famoso «latin lower».
Per il triste avvenimento, Pasquale Buongiovanni della «Little Italy» lancia una lamentevole canzone dal titolo «Povero Valentino» (...povero Valentino chi s' 'o puteve credere ca stu triste destino tenive 'ncuolla a tte!...) che tutte le trombe parlanti di Torre del Greco diffondono nelle strade e nei vicoli con la voce di Gilda Mignonette; voce che si fonde con quella, non meno potente e distesa, del venditore di semi di zucca che, puntualmente, ogni domenica, con la sua sciarretta fa il suo ingresso trionfale in città.
- 'E semmiente ca t'addoreno 'nmocca....so' chill' 'e Paaasca!...
Vincenzo Tatè, 'ncopp' 'a guardia, vende, per gli uomini, la paglietta all'ultima moda, quelle a tre fili e con le falde larghe. Per le donne invece s'impone la moda dei capelli corti, cosiddetti alla «garçonne» e si recano al domicilio dei clienti i primi «coiffeurs pour dames». Sono Vincenzo Gaudino e i tre «Peppini » (Iacomino, Ipri e Colantuono).
Tra il rammarico dei sorbettari ambulanti, sorgono le prime gelaterie elettriche, mentre la bancarelle dei franfellicchi resistono ancora e il venditore di frattaglie cotte dall'angolo di Via Antonio Luisi lancia la sua voce : - Call''e trippa c' 'o limooone, ih che rrobba freesca!...
I divi del cinema più popolari sono napoletani: Ubalda Maria Del Colle, Lucia Zanussi e Alberto D'Anza...impiegato al mercato agricolo di Napoli.
I titoli dei films di cassetta sono «Nun è Carmela mia», «Varca napulitana», «Fiocca la neve», «A legge» (mm'ammanettate cca, nun me ne 'mporta, chist'è 'o duvere vuosto e cca stongh'io...).
Gli eroi del «western», naturalmente, sono americani e si chiamano Hoot Gibson, William Hart, George O Brien e Tom Mix ma per il pubblico, specialmente dei ragazzi, ognuno di loro è u ggione, cioè il giovane, mentre l'interprete femminile è 'a figliola. Altri eroi sono «Zorro», impersonificato da Douglase Fairbanks, e «Za-la Mort» da Emilio Ghione.
Per il pubblico di un certo gusto, diciamo più elevato, ci sono Alberto Collo, Gustavo Serena, Ermete Novelli. Lydia Borelli, Mario Bonnard, Italia Almirante Manzini, Rina De Liguoro, Francesco Bertini, Maria Jacobini, Pina Menichelli, Leda Gys, Soava Gallone. Ma i ragazzi non vanno a vedere i films interpretati da questi attori perché...so' pparti 'i signure.
Nelle ore serali si va alla fontana. Il Vesuvio fuma sornione mentre, tra olezzanti giardini, la città, sonnacchiosa, si stende ai suoi piedi.
Dalle tende abbassate dei negozi lungo la Strada S. Croce, si rileva che l'obiettivo ha aperto il suo occhio durante le ore antimeridiane di un giorno feriale. Infatti se date uno sguardo all'angolo del palazzo Rivellino alla vostra sinistra noterete che non c'è posto il cartellone del Cinema Splendor (lo spettacolo cinematografico non è un lusso quotidiano) e, inoltre nella piazza, contrariamente a come avviene nei giorni festivi, c'è poca gente.
Il tram, proveniente 'a copp' 'a guardia sferragliando e scampanellando sta per attraversare la luminosa piazza, tallonato da una rara, cafona e puzzolente automobile, certamente da noleggio.
La gente curiosa è intenta a sbirciare le riviste e i giornali esposti intorno al chiosco di Giritiello.
Due carrozze con i rispettivi ronzini e automedonti sono ferma 'ncopp' 'u puosto. In primo piano ecco il chiosco dell'acquaiuolo e, intorno alla piazza, gli alberi per riparare dai raggi cocenti del sole, i vecchi calafati e corallini che parlano della loro passata gioventù.
A centro della piazza, la elegante piattaforma in ferro battuto per la banda musicale cittadina.
In fondo, il palazzo stile «fin de siecle» della Banca Italiana di Sconto. Sullo spigolo del fabbricato all'angolo del famoso istituto di credito, fallito clamorosamente nel 1921.
A destra c'è il chiosco nuovo, quello di Nicola. D'estate qui vicino si erige un palco con un fondale sul quale c'è dipinto il panorama di Napoli col Vesuvio e con il pino. Si dispongono, allineati, parecchi tavolini...e la sera c'è spettacolo in piazza...Canta «Cetrulo», alias Antonio Lagonegro.

R.