- Oh, chi si vede, la nostra
cara nobildonna!...
- Buongiorno signò, come state?...Se non mi sbaglio è dall'agosto
scorso che non ci siamo più viste...
- E' esatto signò! E come ci potevamo vedere?...Pochi giorni
dopo scoppiò il colera nei quartieri bassi della città...
- E' meglio non parlarne signora mia, che spavento! Ci barricammo
nella villa e per la spesa mandavamo qualcuno. La casa sembrava
un ospedale per via degli odori di disinfettanti: consumammo casse
intere di Lui-se-lo-forma e parecchi bidoni di creolina.
Ma il «problema» più grave era il mangiare, perché avevamo
paura di consumare il pesce, nostro alimento preferito, e quindi
niente più sogliolette, orate e dèntici; non mi vergogno nel dirlo
signò, dovemmo ripiegare sullo stoccafisso e sul baccalà. I miei
nipoti, quelle povere creature, calarono di peso. Ma voi scherzate?...Immaginate
un po' se Silvana, Maristella e Gianmarialuigicarlofrancescomassimo
avrebbero accettato di mangiare certa roba così volgare...
- Noi, invece, che stiamo in città, proprio in qei giorni
avemmo la buona occasione di mangiare, in abbondanza, pesce freschissimo
e di «vedere» anche noi, le triglie e le orate; noi
che siamo sempre abboffati di alici, sarde e...uova in tegamino:
Che fritture signò e, una volta tanto, che odore di mare!...
- A proposito signò avete letto l'ultima notizia sui giornali
circa l'olio di semi, quello che usiamo per le fritture?
- No, signò di che si tratta?
- Hanno proibito la vendita di olio di semi. Sì, di quell'olio
che la televisione ha raccomandato fino alla noia nei «Caroselli».
- Uh, signò, e perché?
- Perché, come dice il pretore di Treviso, (La nostra speranza
è nei pretori - n.d.r.) è dannosissimo alla salute, specialmente
per il cuore e le articolazioni, perché dentro c'è altro olio ricavato
dal seme di...aspettate signò non ricordo... di colza... di calzo...
- Voi che calzo dite, signò!!! Io me ne ho fatto una grossa
provvista pensando ai futuri aumenti di prezzo!...
- Buttatelo via, signò! Fate sempre un ottimo affare quando
ci va di mezzo la salute...
- Signò, meno male che me lo avete detto! (Appena arrivo a
casa lo spilo nel ce...oh, scusate nel gabinetto sempre con decenza
parlando, così lubrifico anche la tribolatura...Gesù, ora
incomincio a capire perché, da qualche tempo, soffro di dolori
aromatici. Signò, si stanno imbriacando le lingue.
Ultimamente un medico ha detto che i sofferenti di fegato possono
mangiare anche i grassi e le uova, cibi finora proibiti in modo
assoluto.
- A proposito di salute, signor mia, un mese fa per
poco non successe una tragedia nella nostra famiglia! Gianmarialuigicarlofrancescomassimo
andò a sbattere con la sua potente «Porche» contro un
muro a poca distante dalla villa. In un primo momento si sospettò
perfino una combustione cerebrale, ma poi, per grazia di Dio, si
trattò semplicemente di un lieve sciocco. E di tutto questo sapete
il perché? Perché dove abitiamo noi, fino a pochi giorni fa non
c'era nemmeno l'illuminazione pubblica e solo grazie ad un pezzo
grosso che da poco è venuto ad abitare lassù, pare che il Comune
ora si sia deciso ad illuminare la zona, se no staremmo ancora avvolti
nelle tenebre.
- Signò, parlando di tenebre, nessun luogo della città può
superare in fatto di oscurantismo la via Cappuccini e la via Gaetano
de Bottis. Signò, peggio del nero della seccia!
- E già, così ci abitueremo a veder sempre più nero...
- A proposito signò, voi come la pensate a riguardo della
consultazione popolare del prossimo 12 maggio?
- Signò, non me lo domandate; poiché si tratta di un caso
di coscienza, ognuno è libero di pensare e di agire come meglio
crede.
- Tutti dicono così e poi sono sul punto di scannarsi, perché
ognuno vuole imporre le propria tesi: da una parte si vuol difendere
l'unità della famiglia, mentre dall'altra si invoca il progresso
e la civiltà.
- Eh, signò! Con tutta la mia ignoranza, penso che hanno torto
tutti quanti. Il divorzio, è vero, distrugge alcune famiglie, ma
sono quelle già distrutte da questo andazzo di cose immorali oltre
che cretine che, e qui la colpa è di tutti, vogliono far passare
per libertà, civiltà e progresso.
- Allora come voterete?
- Signò mi deciderò all'ultimo momento. Per adesso sono
ignòstrica, anche perché si leggono sui giornali casi che danno
molto da pensare.
- A proposito signò avete letto il fatto di quella ragazza
che è scappata col suo «professore» di ginnastica?
- Signora mia non me ne parlate!...Qua non bisogna parlare
di sport ma, semmai, di spor...co. Ma voi vedete, dove siamo arrivati!...Un
cinquantenne con una bambina... ma... ma...
- Signò, ma a quale disciplina sportiva, il «professore»
preparava la sua allieva?
- A dir la verità, non ho capito niente. Ho capito, però,
che l'ha preparata, e a dir dal «professore» la ragazza
era un'ottima allieva e prometteva bene.
- Le menti si sono ottombrate peggio delle vie Cappuccini
e de Bottis.
- Non dite fesserie signò, più ottenebrate di quelle due strade
non c'è niente al mondo: Dite piuttosto che tutto ciò che sta accadendo
e furiere di tempesta. E la tempesta verrà siatene certa.
- Beati i tempi nostri!... Vi ricordate? Diventavamo rosse
come i «puparuoli» di Nocera sola se un uomo ci volgeva
appena uno sguardo.
- E' vero, è vero signò, allora l'amore era quasi plutonico.
Le cose si limitavano, che so, al lungo corteggiamento, al passeggiare
sotto casa da parte del giovanotto, a qualche piccola foto e ad
alcune letterine profumate, o appuzzolentite, alla vainiglia come
quel calendario che, a Capodanno, davano i barbieri ai clienti.
Oggi invece con l'automobile bastano pochissimi minuti e tutto è
bell' e fatto e chi si è visto si è visto. Anzi signò, chi non si
è visto non s'è visto. Per scoprire qualche magagna bisognerebbe
avere, come Sant'Antonio, il dono dell'obliquità.
- Signò, oltre all'automobile ci si è messo anche la
moda con la nudità; Ma ciò che supera ogni limite sono i vari tipi
di calzoni i quali nel modo come sono confezionati, oltre a far
pensare, chissà perché, alla cul...tura danno molto selz-appil
e i poveri uomini, specialmente quelli non troppo anziani, soffrono
il supplizio di Dandolo. E poi dicono che non si deve formicolare
e che bisogna osservare il settimo comandamento del decalogo,
mentre si può sorvolare sull'ottavo che dice di non rubare.
- Solo questo, signò? Ed il cinema, i rotocacchi e
anche la televisione, anzi proprio quest'ultima ha contribuito abbondantemente
ad incretinire le masse e specialmente i bambini. L'altro ieri ho
visto una bambina scoprirsi il pancino e poi contorcersi e strillare
come un ossesso. Figlia mia - ho detto - questo è un attacco di
peretenitide acuta, tu stai per morire: Che ti senti piccola?
E quella mostrandomi l'ombellicolo ha detto sorridente: -
Sto facendo la Callà. Ecco dove sta la pietra dello scampolo,
sta nella «divinizzazione» che fanno di talune cose,
di certe persone e di alcuni avvenimenti, degni soltanto di essere
avviati verso lo scaricatoio delle immondizie per l'importanza che
meritano.
E i giovani signò, Si fidanzano (per modo di dire) come se
niente fosse, poi si danno il cambio a vicenza e dopo
poco tempo si lasciano senza alcun motivo e senza che ci sia stato
alcun artrite tra loro.
- E perché gli sposati no? I rotocacchi non parlano
d'altro se non dei nuovi amori dei cantanti, delle attrici e degli
attori. Voi capite, signò?... I «nuovi amori»... Se
ho capito bene cosa intendono per amore, le venditrici di tale marce,
specialmente quelle ambulanti, dovrebbero essere le donne più felici
di questo mondo sozzo e ippocrate.
- Signò, le cose sono incominciate ad andar male da quando
uscì il primo giornale a fumetti, come si chiama...ah!... Gran
Bordel. Ha incretinito tutte, dalle cameriere alle buattare,
dalle studentesse alle nobildonne. Non vedo, perciò, come il divorzio,
nelle mani di questa gente di mer...avigliosi costumi e col cervello
così a posto, potrebbe diventare «indice di civiltà».
E poi con questi modi di pensare e di agire, con la legge in vigore
e con la spinta del ,,, vigore giovanile dei sensi è molto
facile trovare qualche caviglia e il divorzio è presto fatto...
- Però, come dicevamo prima, quando è avvenuta la frattura
irreparabile e la famiglia è già distrutta e l'impaccatura non
regge e se dei figli, di cui tanto si parla e si vogliono difendere,
è dubbia la paternità, ed è l'unico falso in atto pubblico per il
quale non si va in galera, in questo caso come la mettiamo?
- Eh, signò, come la fate tragica! E la pazienza, lo spirito
di sacrificio, l'eroismo della sopportazione non li volete mettere!
Non c'è motivo d'avvilirsi tanto! In alto i cuori, come si dice?
Sursum corna!...
- Eh, no signò, una cosa è parlare di corna, scusate, voglio
dire corda e un'altra cosa è l'essere impiccato. Adesso lo abbiamo
detto che i tempi non sono più quelli di una volta!...
O ci aggiorniamo o ritorniamo come prima.
- Signò, volete sapere la verità? Mi è venuto un male di testa,
soltanto a pensarci... Questo sì che un problema! Io non so proprio
come regolarmi!..
- E' vero, è vero, neanche io so che pesci pigliare. E c'è
da aggiungere che votiamo per la risoluzione di un problema che,
ormai, a noi non interessa più. Però abbiamo il diritto e il dovere
di farlo in piena coscienza pensando a quelli che verranno, scegliendo
per loro la soluzione migliore. Come si dice? Ai prosperi
l'ardua sentenza!...
- Allora che debbo fare? Datemi un consiglio...
- Neanche per ischerzo signò! Ognuno deve votare secondo la
propria convinzione...
- Uh, e allora perché tante discussioni tanta propaganda da
ambo le parti? Tanti sforzi per convincerci in un modo o nell'altro?
- Perché oltre a prenderci per fessi ci offendono anche. E'
inutile aggiungere altro. Io non ascolterò nessuno, farò di testa
mia.
- E' vero, signò. Ma a me potete dirlo!...Votate si o no?
- E voi come votate, per il no o per il sì?
- Signò, io non so...
- E nemmeno io, signò!
- Per la nostra riservatezza dobbiamo congratularci a vicenza.
Speriamo che tutti capiscano che stavolta non sono le lezioni politiche
o amministrative sulle quali si può tornare: Stavolta è la finalissima,
come si dice è la bella, e speriamo, dicevo, che tutti capiscano,
come abbiamo capito noi, che si tratta di un caso pretamente
di coscienza e nessuno si lascerà influenzare da chicchessia.
Però sono preoccupata.
- Uh, signò, si è fatto tardi, vi debbo lasciare. Venite a
trovarmi, dopo il referendum, vi farò vedere la mia villa. Venite
con don Pasquale, ceneremo fuori al terrazzo. Che aria fine e limpida,
sembra un cristallo. Quando alziamo gli occhi vediamo il cielo costernate
di stelle.
Arrivederci signò debbo scappare... Uh, mamma mia come si è fatto
tardi!... Arrivederci!...
- Arrivederci! Ci vedremo signò, ve lo prometto!...
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