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Tratto dal n° 5
- de LA TORRE -
18.03.1968
 
 
 
 

Neh, a chi S’ASP(I)etta?

 

S’ASP(I)etta lo sposo, S’ASP(I)etta la sposa, e dopo lo sposo e la sposa, vi pare che non S’ASP(I)etta un bimbo?...S’ASP(I)tti il male, chi lo fa! S’ASP(I)etta il tredici al Totocalcio, S’ASP(I)etta la nomina a cavaliere, S’ASP(I)etta che gli scienziati trovino un rimedio contro il cancro, S’ASP(I)etta che la guerra finisca nel Vietnam!
Insomma tutti S’ASP(I)ettano qualche cosa.
Perciò i torresi con una certa legittimità e con diritto S’ASP(I)ettano che la loro città sia più pulita.

La S.A.S.P.I che gestisce il servizio di Nettezza Urbana a Torre del Greco, non S’ASP(I)etta la risoluzione del contratto?
Quel contratto, nel quale in uno dei suoi articoli o paragrafi, in qualche parte per Bacco, dovrà pur essere scritto che la città deve essere mantenuta pulita.
Abbiamo l’impressione che alla SASPI, S’ASPIri a guadagnare quanto più è possibile, milioni a palate! Anzi a scopate!

Serve
Aumentare
Sempre
Più
Immondizie

Beninteso non vogliamo la rovina economica di nessuno. Del resto, per chiunque gestisca un’azienda, la prima preoccupazione è che l’azienda sia attiva e prosperosa attraverso il guadagno. Però tutti i guadagni hanno la loro contropartita ed in questo caso non c’è, o esiste solamente in parte; a voler giudicare dallo stato d’abbandono in cui si trovano le strade della città ed in particolare alcune di esse.

§§§

Se nella città il «livello» si mantiene non così in campagna dove i rifiuti vengono scaricati.
Non trascorrerà molto tempo e vedremo sorgere nuove colline o nuove montagne fatte di immondizie. Non ci vuole poi tanto a far sorgere le montagne!
A Pozzuoli, per esempio, ai tempi del viceré Pietro de Toledo, nella notte tra il 28 ed il 29 settembre del 1538 (speriamo non salti fuori lo pseudo pescatore di perle), tre boati, terremoti ed eruzioni, in ventiquattro ore nacque una montagna che fu chiamata Monte Nuovo.
Noi non ce la faremo in ventiquattro ore, però ce la faremo ed il nostro monte nato dalla immondizia lo chiameremo «Monte Nuovissimo». Anzi lo chiameremo «Monte Olezzante», come a Hué c’è il fiume dei profumi. (Per trovare fiume del genere basta una passeggiata lungo il litorale Ma no! Che avete capito?! Non nel Vietnam! Qui!...A Torre del Greco)
Se non S’ASP(I)etta nulla di buono e le cose continueranno ad essere così, se sorgeranno le montagne, se la città continuerà ad essere sommersa dai rifiuti, l’amministrazione comunale non S’ASP(I)etti applausi.
Tutto è in aumento.
Aumentano le preoccupazioni! Aumentano le proteste! Aumentano il costo della vita! Aumentano i partiti! Aumentano le categorie di candidati!
Per le prossime elezioni politiche nella lista del PDIUM figureranno Aurelio Fierro e Nunzio Gallo. Così la lista del Partito Monarchico non avrà per emblema Stella e corona, bensì Stella e Canzone. (Quando la battuta non è mia, cito sempre la fonte. In questo caso è «Il Tempo» del 12.3.1968).
Dicevo: che cosa oggi non aumenta? Perché non dovrebbe «aumentare» allora anche il volume delle immondizie?
Ai tempi del sindaco Luigi Palomba, un autocarro Fiat BL vecchio e sgangherato reduce della guerra 1915-18, era quasi sufficiente a sgombrare la nostra città dai cumuli di rifiuti. Lo era perché al solitario camion si aggiungevano i carretti dei contadini che, entrando di giorno o di notte nella cerchia urbana, facendo il colpo di mano, «rubavano l’immondizia», ottima allora per rigenerare le zolle di terreno.
Questo oggi non avviene perché i rifiuti non sono più idonei a dare l’umore che un tempo davano alla nostra arida campagna, prevalentemente vulcanica e perciò sabbiosa. I rifiuti non sono formati, come allora quasi esclusivamente di materia organica facile alla macerazione ed all’assorbimento da parte del terreno.
I rifiuti, oltre ai pochi materiali marcescenti, oggi sono composti di scarpe vecchie, bottiglie, cartoni, carta da imballaggio, carta dei rotocalchi (Ih! Che t’a fatto ‘o grand-hotel !), resti di oggetti di plastica ecc.: e tutto questo non serve a concimare la terra. Perciò nessuno li «ruba» e tanto meno li compra.
Così vengono creati, in località periferiche ma abitate, dei depositi che crescono a vista d’occhio e a olfatto di naso.
L’estate scorsa a causa di queste fragranti oasi si manifestò in Italia un’epidemia di peste suina che costò alla Nazione una perdita di centinaia di miliardi.
Se esaminiamo la cosa con maggiore approfondimento la colpa è anche un po’ del progresso. Al tempo dei «matusa» tutto era buono. Erano buoni perfino i rifiuti.
Ora, in nome dell’igiene hanno creato scatolette, buste, lattine, pacchetti, mastelli, sotto vuoti, sotto-spinti ecc. che non sono adatti alla consumazione.
Viene spontaneo la domanda: Scusate, l’igiene bisogna osservarla soltanto nell’imballaggio del prodotto? O è il caso di dire con Flaubert che «l’igiene deve essere sempre curata. Preserva dalle malattie, quando non è la causa»?
E poi dicono che il progresso!...
Se me lo permettete vorrei dire una cosa. Me lo permettete? Sì?! E allora dirovvela:
- Che schifo questo «progresso» se non sappiamo servircene!
Insomma, se non mi sono spiegato abbastanza, cerco di concludere dicendo che il progresso, non è progresso, quando una cosa progredisce a danno di un’altra.
Se hanno creato tutte queste cianfrusaglie ingombranti, magari anche in nome dell’igiene, in nome della stessa debbono esserci, ed infatti ci sono, i mezzi per ovviare all’inconveniente. Se no dobbiamo dire:

Progresso è quella cosa
che avanza senza posa,
ma anch’esso è arretratezza
nel campo d’à munnezza

Il rimedio ripeto c’è ed è la distruzione mediante incenerimento di tutti i rifiuti.
Si creerebbero nuovi posti di lavoro e si trasformerebbe l’immondizia in denaro.

Serve
Aumentare
Sonanti
Palanche
In cassaforte

§§§

Parecchi anni fa leggevo che a Parigi era in funzione una centrale termica per la produzione di energia elettrica alimentata dai rifiuti della città e che le ceneri derivanti dalla combustione erano avviate nelle campagne per essere usate come ottimi concimi.
Questo sarebbe troppo bello e, in verità, troppo per la nostra città. E poi non vogliamo far concorrenza all’Enel.
Però uno stabilimentuccio piccolo piccolo per l’incenerimento dei rifiuti non ci starebbe male!...
Gli stru...stru...stru...(accidente alla balbuzie!) gli strutturatori, dicevo, invece di strutturare palazzetti dello sport, piscine e via discorrendo, perché non pensano a dare la precedenza a questa cosa umile, ma tanto necessari, rimandando a dopo le altre?