Il giornale «il Tempo»
del 1° luglio 1973 recava in prima pagina la notizia dell'approvazione
del bilancio preventivo dello Stato. Il passivo previsto era di
circa novemila miliardi.
Recava nella stessa pagina la notizia che a Firenze due portavalori
erano stati scippati di 120 milioni, che le detenute del carcere
romano di Rebibbia, salite sui tetti e spogliatesi mettendo a nudo
le loro grazie, invocando riforme e... maschi.
Sulla stessa pagina si leggeva che milioni di italiani avevano lasciato
le città riversandosi sulle autostrade per raggiungere i
posti di villeggiatura, che sulle dette autostrade l'Agip aveva
assicurato i rifornimenti di benzina e, a completamento del «servizio»,
che i bollettini metereologici prevedevano per tutto il mese vacanze
sotto il sole. Qualche mese prima era mancata la nafta per le trebbiatrici.
Durante il Telegiornale, Pasquarelli, facendo piovere miliardi a
valanghe, sottolineava la solidità della nostra moneta. Fortunato
noi, perché molti Stati europei ed extraeuropei ci invidiavano
per questo.
Dal canto suo Gustavo Selva, augurando a tutti buona domenica (non
c'è pericolo che lo dimentichi), buone vacanze e perfino
... buon fresco, informava i telespettatori che il «problema»
del mare inquinato andava risolto con la costruzione di molte piscine
per sopperire al fabbisogno dell'estivo sguazzamento.
Verso la fine del mese in quasi tutta l'Italia meridionale divampò
il colera e dato che i guai non vengono mai soli, scoppiò
la quarta guerra fra gli israeliani e gli arabi e questi ultimi
misero le sanzioni sul petrolio.
Per il colera dettero la colpa alle cozze, per la crisi economica,
già nell'aria da qualche tempo, si è data la colpa
al petrolio e l'hanno «battezzata» crisi energetica,
per non dire che in Italia è in crisi tutto.
Con la sua crisi monetaria e l'inflazione galoppante in atto, le
borse sono in netto ribasso, mentre per la crisi petrolifera altre
... borse sono in fortissimo aumento per la loro rarefazione. Quest'ultime
sono quelle di plastica usate finora per la frutta, per i generi
alimentari, per la verdura, per il pesce e, perfino per le grosse
quantità di medicinali che prescrivono i medici delle dissanguate
casse mutue. Su alcune di esse c'era scritto arrivederci e grazie.
Sono scomparse dalla circolazione e con esse sono spariti anche
i cosiddetti sacchetti a perdere per la raccolta dei rifiuti solidi
per cui
IL SINDACO
provvisorio di Torre del Greco invita la cittadinanza
ad arrangiarsi con mezzi di fortuna, però non dice quali
potrebbero essere i mezzi di fortuna. Forse i mezzi di fortuna li
ha soltanto chi ha la ... fortuna di possedere borse di pitone,
di cinghiale, di vitello, di camoscio, di coccodrillo ecc., e chissà
se alla fine non potrebbero risultare più economiche di quelle
di plastica.
Obbligati dalla moda imperante e sempre più
dilagante a ragionare con i piedi, abbiamo incominciato ad andare
a piedi e ci siamo ridotti, come suol dirsi economicamente parlando,
ai ... piedi di Pilato.
Il culturato modernista - consumista - economista - progressista
- riformista, impegnato o non ... non è ancora convinto (ma
si convincerà) che il Paradiso terrestre non esiste più
da parecchi millenni. Fu soppresso definitivamente, ai tempi dei
nostri progenitori, da Colui stesso che lo aveva istituito per un
peccato detto «originale», a dir la verità
molto piacevole, commesso da quella coppia di animali ai quali Egli
aveva dato una piccola parte della Sua divinità creandoli
a Sua somiglianza.
Attenuata dal progresso e dalla scienza la condanna consistente
nel sudore della fronte ed eliminati certi dolor, è svanita
anche la parte spirituale e divina, e così quella specie
di animali è rientrato nel numero delle bestie.
Oggi, chi pensa e non porta il proprio cervello all'ammasso delle
masse (quest'operazione era appunto la base su cui si fondava il
fascismo) viene paradossalmente definito fascista.
Se qualcuno osa parlare di ordine, di disciplina, di onestà,
di moderazione, di austerità e si azzarda a esprimere il
proprio dissenso per l'andazzo in cui siamo precipitati, è
chiamato fascista. E quasi sempre gli accusatori sono quelli che
portavano la «cimice» all'occhiello.
Nella seconda metà del seicento (1665 - 1669) di fronte al
dilagare della delinquenza e del malcostume politico, il poeta napoletano
Giovambattista Valentino, senza correre alcun pericolo di essere
definito un «fascista», così scriveva:
Non vi' ca lo judicio s'è perduto /
e tanta cerevèlla so' sbotate? / Aùza 'sta verga toja,
muovela priesto / e nun fa ca se perda 'st' àuto riesto.
Oggi, invece, di fronte all'infortunio per una rapina
da mezzo miliardo subito da un ente per la prevenzione degli infortuni
c'è chi esclama, con aria di rimprovero : «Ben gli
sta! Perché invece del contante non usano gli assegni?!».
Come se gli assegni, in altri luoghi anche essi vulnerabili, non
dovessero poi essere tramutati in contanti. Perciò, ficchiamoci
bene in mente di usare gli assegni, poiché, da come si parla,
già siamo r .. assegnati.
Ai rapinatori di serie A, come le infinite serie e gironi del pallone,
si sono aggiunti quelli che una volta erano dei modesti ladri di
polli, i quali, progrediti o meglio progressati anche loro, non
sono meno feroci e sanguinari dei colleghi delle serie superiori.
A Milano la signora Angela Lauricella di 31 anni è stata
aggredita in casa da due banditi mascherati (siamo in un eterno
carnevale) i quali, minacciando di ucciderne la figlioletta di tre
anni, si sono appropriati di 50 mila lire che la poveretta aveva
in casa. «Bel le sta! Perché invece del contante non
aveva un assegno?».
Nello stesso giorno sono state prese d'assalto tre farmacie e in
una di queste c'è scappato il morto e i rapinatori non hanno
portato via né danaro né assegni ma uno .. schedario.
L'atto di abdicazione costò a Vittorio Emanuele III la somma
di .. due lire: il costo di un foglio di carta bollata. A taluni
non costa niente, basta dire: «Ben gli sta!».
Giacché ci siamo, non possiamo sorvolare su un'altra
ABDICAZIONE
che è quella della rinuncia della sovranità
di fronte ai ricatti degli sceicchi e alle aggressioni dei fedayn.
Trattative sono in corso tra i nostri Paesi e i ... poveri fratelli
africani e asiatici del terzo mondo in via di sviluppo (chissà
che avverrà quando si saranno sviluppati) circa le forniture
di petrolio: Quest'anno ne occorrono 120 milioni di tonnellate e
nel 1976 ne occorreranno 135 milioni. Perciò
ALDO 'U CCISTO
la sua peregrinazione l'ha incominciata dal Cairo.
Se le trattative andranno in porto, com'è nell'auspicio di
tutti, il petrolio lo pagheranno col Ca ...iro, come col Ca ...iro
pagheranno anche la carne, il grano duro, quello moscio, il cotone,
la lana, l'olio ecc., se non si ritorna al paesello che è
tanto bello e se non si ritorna al casolare, magari trasformato
in villa, e si ritorna a coltivare la terra e ad allevare bestiame,
finendola una buona volta con i centri siderurgici e le autostrade.
L'unica merce d'importazione che non ci costa niente, se si esclude
l'alto grado di ridicolaggine raggiunto, sono le
PAROLE STRANIERE
Non c'è barbitonsore o scorticani che non
ha elevato, o pensa di elevare, l'insegna di Barber shop o di Coiffeur.
E non parliamo poi dei parrucchieri per signora: sono tutti Antoine,
François, Raphael e sono tutti coiffeur pour dames. Qualcuno
è anche pour hommes o for men. A questi dovremmo aggiungere
le varie insegne dei negozi, cosiddetti di abbigliamento, ma è
meglio risparmiarsi lo strazio di un lungo elenco di scemenze quali
Boutique, Mirelle, Mary, Lusy e le immancabili Boulangerie.
Altra merce d'importazione (importiamo tutto) che alla apparenza
non costa niente, ma che in realtà ci costa molto, pur se
non c'è dazio doganale sono le dottrine politiche per le
quali il colonnello greco è un «fetente» mentre
quello libico è una perla di galantuomo. Il dittatore spagnuolo
è uno sporco «fascista» (però abbiamo
dovuto rivolgerci a lui per poter condire le nostre insalate, mentre
le olive italiane marciscono sugli alberi perché non c'è
chi le raccoglie) e quello cubano è un ottimo dittatore ...
democratico.
Il dittatore portoghese è un lurido colonialista - imperialista,
viceversa quello cinese oltre ad essere un altro «padreterno»
cioè un uomo mandato da Confucio, non è per niente
imperialista quando vuole la Manciuria o si annette con la forza
alcune isolette del Vietnam.
In Argentina, in determinate favorevoli condizioni atmosferiche
e stratosferiche si possono captare le trasmissioni della televisione
italiana. Vedendo «Carosello» hanno appreso lo «slogan»
(accidenti ho usato la parola straniera!) pubblicitario «Chiamami
Peron ...i , sarò la tua birra». Il motto è
piaciuto agli argentini, i quali lo hanno messo subito in atto.
Infatti hanno richiamato il loro idolo, lo hanno elevato sugli scudi
e poi ci hanno fatto ... la birra, visto che nulla è cambiato.
Però ..n, pur considerato dittatore, visti i sequestri e
le carneficine continuare, si è presentato sui teleschermi
e ha detto: «O si pone termine a tutto questo oppure me ne
vado». Questo da noi non c'è pericolo che avvenga.
Nella patria del diritto o meglio nella patria dei ... diritti e
dei fessi, quando accade qualcosa di eclatante o di scandaloso,
come il colera, per fare un esempio, i responsabili si ... rimpastano.
E ciò non avviene con facilità pur essendo essi fatti
di materia duttile e molle. C'è un inconveniente che fa saltare
gli ingranaggi delle più potenti impastatrici : sono i loro
volti, cioè le facce che sono più dure dell'acciaio
svedese per non paragonarle sempre al bronzo.
Tra rimpianti. Trattative sotto banco, ripensamenti e rimestamenti,
siamo giunti al referendum sul
DIVORZIO
e avremo perciò quelli a favore e quelli contrari,
cioè i seguaci di Zanardelli e quelli di « don Gennarino
'o broro», dei quali diremo in altra occasione.
I più arretrati paesi dell'Africa nera hanno da tempo la
televisione a colori, mentre da noi, ormai non se ne parla più
anche perché non è necessario vedere la policromia
televisiva, dato che quotidianamente se ne vedono ... e se ne sentono
(video e audio) di tutti i colori. Però quello che segue
non è un'idea da scartare.
Si potrebbe per ragioni di economia, come avvenne per il referendum
istituzionale e dell'elezione dell'Assemblea Costituente, (quanti
bei ricordi On. Mazza!) abbinare al corno del dilemma divorzio sì,
divorzio no, anche quello dell'adozione del Pal o Secam per risolvere
il «problema» della
TELEVISIONE A COLORI
Un alto papavero, al quale tempo fa fu proposto il
sistema Secam esclamò: - Ma che siete pazzi? Se cam ... biamo
sistema ce ne dovremo andare via tutti! ... Evidentemente era, e
certamente è ancora, per il doppio sistema «Secam-Pal»
il quale, pur se non ancora ci fa vedere i colori, funziona in Italia
da parecchio tempo e per molti funziona bene. E' un sistema che
ha la virtù di farci vedere da trent'anni (abbiamo oltrepassato
di dieci anni il periodo della dittatura) sempre le stesse facce
e udire sempre gli stessi nomi. Alle volte si può credere
che l'apparecchio sia fuori sintonia, vedendo dei volti nuovi e
dei nomi conosciutissimi e vecchi. Se capita anche a voi, non vi
impressionate, non chiamate il tecnico per far riparare il televisore:
SONO I FIGLI
che, per legge salica, un giorno dovranno succedere
ai padri. Teniamo quindi il bianco e nero col doppio sistema «Secam-Pal»
tanto , sia per le varie «Tribune» politiche e sindacali,
sia per le allungate dila(ta)zioni per l'adozione definitiva del
sistema Pal si sono afflosciate le ... speranze di vedere risolto
il «problema». Lasciamo perciò quest'argomento
e passiamo a parlare di
SANT'ELENA
Non si tratta dell'isoletta sperduta nell'Atlantico
e quindi Napoleone non c'entra per niente. Si tratta invece della
statua di Sant'Elena, madre di Costantino che, assieme a quella
di San Gennaro, adornano la facciata della Basilica di S. Croce
in Torre del Greco.
Le due belle statue furono modellate dallo scultore napoletano Beniamino
Calì dietro compenso di 400 ducati e stanno lì da
circa 150 anni.
Sant'Elena fu raffigurata molto giovane dal Calì . Quando
ella si recò a Gerusalemme dove rinvenne la Croce (a. 326)
contava 80 anni. Ciò non toglie però nulla alla finezza
dell'esecuzione, tanto che il professor Giuseppe Palomba si offrì
di trasportare le due dette statue nel marmo nel bronzo. Le cose
rimasero soltanto nelle encomiabili e nobili intenzioni dell'insigne
artista torrese, e quel che lui temeva è accaduto.
Qualche mese fa Sant'Elena, o per solidarietà con San Gennaro
(parlo delle statue) che, tempo fa, lasciò andar via la pastorale
e le ampolline, o per aver ascoltato dalla Loretta Goggi
MOLLA TUTTO
ha mollato la croce con tutto il braccio destro fino
all'altezza dell'omero, lasciando sul sagrato dei ferri arrugginiti,
e contorti tra un mucchio di calcinacci.
Pazienza! Dopo la perdita delle due statue ci restano, in compenso,
e ciò sia detto con tutto il rispetto per la sacralità
del luogo, una specie di pedana da ballo e un fac-simile di pancone
per la vendita dello stocco, al posto di una balaustrata di marmi
pregiati montati assieme a quelli dell'altare maggiore, nel 1836,
sotto lo sguardo trepidante e ... felice di ...Felice Romano preposito
curato del tempo. Lo scempio della purissima architettura e dei
preziosi ornamenti marmorei dalla chiesa, costruiti con i sacrifici
dei nostri avi, non poteva non lasciare amarezza nell'animo di quei
torresi che amano la loro città.
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I canzonettari sono stati col fiato sospeso per il
Festival di Sanremo che, miracolosamente, all'ultimo momento, è
stato «salvato» con una proposta di
TRIUNVIRATO
il quale non è formato da Cesare, Pompeo e
Crasso né da Ottaviano, Antonio e Lepido né imposto
da Mazzini, Armellini e Saffi. Si tratta di un Triunvirato composto
da ... Scusate se non li nomino: ho troppo rispetto per il trio
di triunvirati testé citato ...
... Però si potrebbe benissimo adattare la ... trovata del
SINDACO
di Torre del Greco. Con la nomina di un Triunvirato
si allargherebbero le possibilità di risolvere la
CRISI
che travaglia l'Amministrazione comunale di questa
vesuviana città, condannata ad attendere e ad assistere impassibile
a tutte le magagne perpetrate ai suoi danni.
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