Sto pensando.
Una trentina di anni fa l'Italia, almeno così si diceva,
era un blocco mono
litico. C'era il mono
polio della guida
sicura (oggi a Torre del Greco invece pure, direbbe R.R. Che avete
capito? Renato Rascel) e quel grande simpaticone di Guglielmo Giannini
portava il mono
colo.
C'è la follia per l'automobile e quindi amiamo sempre più
il mono
blocco anche se ce lo fanno odiare gli automobilisti
cafoni, per la fobia che hanno per i segnali acustici mono
fonici,
e a causa dell'impossibilità del traffico viaggeremo certamente
su mono
rotaia sopraelevata.
La moda, fra ghingheri, collane, ciondoli, colori violenti, «lamé»
ed indumenti equivoci si orienta sempre più verso la mono
moda
cioè la moda unica per i due sessi. Due o tre? E'meglio non
stare a pensarci perché andiamo decisamente verso il mono
sesso
in fatto di moda.
L'unico organo del corpo umano, la cui fatica oggi si tende a risparmiare
il più possibile, è il cervello. Infatti si legge
poco e si pensa meno. La «radio-televideo-canzone»
italiana si accinge ad infierire su di me con l'annuale martirio
di «Canzonissima»
Mentre a me l'unica cosa che piace della «radio-televideo-canzone»
è il mono
scopio.
Perché dobbiamo vivere in un'epoca nella quale infierisce
ed imperversa la mono
idea?
Un amico, mi invitò nel salone X, alle ore X, del giorno
X, per avere uno scambio di idee con me. Andai e mi accorsi subito
che si trattava invece di un travaso, effettuato con pompa forzata
nel mio cervello della mono
idea dell'amico.
Nella mia città non mancano mono
idee, infatti esistono:
- una Polisportiva «TURRIS»; - un'altra società
sportiva Alba «TURRIS»; - una tipografia «TURRIS»;
- un'autoscuola «TURRIS»; - una lavanderia «TURRIS»;
- un circolo pescatori «TURRIS»; - un'ufficio affissioni
«TURRIS»; - Uno Sporting Club «TURRIS»;
- un circolo di incisori «TURRIS»; - un istituto per
la vigilanza notturna «TURRIS» e, se ci fosse ancora,
avremmo anche una fabbrica di conserve alimentari «TURRIS».
E non è ancora finito l'elenco, perché abbiamo, ahinoi,
ancora - un circolo nautico «TURRIS», ed è
qui che volevo arrivare.
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Quando, in occasione di annuali manifestazioni sportive, sento parlare
dei «coccodrilli del Nilo», mi viene sempre alla mente
il «caimano del Tirreno», «lo squalo del golfo
di Napoli», il «delfino partenopeo».
Si chiamava Andrea Carbone quel nuotatore formidabile, quel fondista
eccezionale e le sue «passeggiate» le faceva in acqua
da Sorrento a Capo Miseno. Era uno sportivo puro ed allo sport,
in giovanissima età, dette la vita. Egli morì per
una complicazione polmonare, dopo uno di quelle «passeggiate».
Forse sto scantonando. Dal Circolo Nautico «TURRIS»
sono passato a pensare ad Andrea Carbone, dimenticando che stavo
pensando alla epidemia della mono
idea o meglio ancora alla
stitichezza di idee. Eppoi che c'entra il nome di un eccezionale
nuotatore con il nome di un circolo nautico? mi conviene tornare
alla mono
idea.
Da buon cristiano non debbo aver paura della morte, ma sento il
terrore impadronirsi di me, nel pensare che al momento del «grande
viaggio» potrebbero venire a prelevarmi gli addetti di una
società fra becchini e seppellitori «TURRIS».
che mono
tonia questo mono
logo sulla mono
idea!
La smetto. Raf. Rai.
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