PERSONAGGI:
IL MARITO
LA MOGLIE
LA VOCE NELLA NOTTE
(E' urgentemente necessario che
l'azione si svolge a Torre del Greco.
La scena rappresenta due coniugi a letto. Tutto è in penombra,
due aloni di luce inquadrano i loro volti.
Dormono col sorriso sulle labbra e da quel sorriso traspare tutta
la loro beatitudine e la loro felicità.
Si alza lentamente il sipario sulla scena muta. Passa un po' di
tempo, quindi il suono rabbioso del campanello elettrico proveniente
dal di dentro. La moglie sobbalza e scuote il marito che a sua volta
si sveglia. Sono seduti sul letto con le schiene appoggiate alla
spalliera).
LA MOGLIE (in preda allo spavento) - Hanno bussato! (trema come
una foglie).
IL MARITO (preoccupato) - Chi sarà a quest'ora?
LA MOGLIE (con aria di rimprovero) - Ti ho sempre detto di comprare
una pistola. Ecco qua, siamo inermi in balia dei ladri.
IL MARITO (cercando di calmarla) - Ma che ladri!...Se fossero ladri
non avrebbero bussato.
LA MOGLIE (all'improvviso, dando un urlo e rivoltandosi nel letto):
- Mammàaa! Povera mamma mia! (preme il volto sul guanciale
e sussultando piange disperatamente).
IL MARITO (rassicurandola) - Cara, non può essere accaduto:
ieri sera la abbiamo lasciata così bene in salute!... ( Il
campanello suona di nuovo. I due sbarrano gli occhi guardandosi
nei medesimi, poi fanno un segno di approvazione con il capo).
IL MARITO (inghiotte il groppo, si raschia la gola, indi con voce
quasi stentorea per darsi coraggio):
Chi èeee?!...
LA VOCE NELLA NOTTE: - Spazzinooo!...
(La moglie sviene. Il marito si lascia andare pesantemente sulla
sponda del letto inviando ai parenti defunti dei responsabili del
presente «atto», consistenti...«rinfreschi»,
mentre
cala la tela
"UN ANNO DOPO"
Passerella con "couplets"
in 1 tempo...afoso ed opprimente
Uffà ancora gli stessi..
...PERSONAGGI (in ordine alfabetico
e di entrata)
IL PRIMO
IL SECONDO
IL TERZO
IL QUARTO
IL PRESENTATORE
IL QUINTO
IL SESTO
L'azione si svolge a Torre del Greco. La scena rappresenta una veduta
della città. Sullo sfondo il Castello Baronale, mèta
a...gogna....ta. Qua e là dei cespugli di ginestre fiorite
controtempo.
L'orchestra attacca una mercetta cadenzata, come quelle che accompagnano
i prestidigiatori, mentre va su il siaprio.
IL PRIMO (entra da destra, mascella volitiva, occhi roteanti):-
Torre mia, per te ardo/Soltanto io ti salverò!/Sono il caro
Pasqualino/mi conosci, sono Accardo! (esce da sinistra)
IL SECONDO (entra da destra):- Ch'aggia fa, tengo quel ticchio/amministro
con passione./Non sono quel del provolone/pur se chiamo mi Auricchio.
(esce da sinistra).
IL TERZO (entra da destra): -Il partito s'è 'nguaiato, al
Comun.. fui trascinato... ma però la «capa è
tosta» mi presento son D'Amato. (esce da sinistra).
IL QUARTO (esce da destra): - Battagliero nelle imprese,/ la velocità,
lo zelo/ anch'io vanto! Vengo anch'io! Ripresentomi: - Polese! (esce
da sinistra).
IL QUINTO (entra da destra accompagnato dal presentatore).
IL PRESENTATORE (fornito di microfono a sbarra): - Signore e signori,
il quinto non parla mai, perciò quello che lui non dice lo
dico io: - Se ne andrebbe anche all'inferno/ pur di mettere la firma/
non è più degli Alleati/ la battaglia di Salerno.
(escono da sinistra)
IL SESTO (entra da destra con aria napoleonica): - Non perché
sia fanalino,/ a rigori dell'alfabeto,/ passo ultimo e non primo/
Ecco qua: son Sorrentino! (esce da sinistra).
(Qualche attimo di pausa, indi entrano in iscena ed in fila come
le ballerine del Moulin Rouge cantano sull'aria del DUETTO DELLO
SCHIMMY dall'operetta « Scugnizza» di Costa e Lombardi):
Diccì!... Diccì!... /se sempre andrà così...
/ Chissà? Chissà? Chissà?/ se alcun ci penserà?!...
/ Finchè potrem ballar / e gli altri infinocchiar/ la fine
è quel... / è tutta qui: / Sfasciare la Diccì...
Rullio di tamburi e squillo di trombe annunziano il GRAN FINALE
(tutti sfilano in passerella dimenandosi e ancheggiando da sinistra
a destra cantando in coro):
Noi fondiamo «La Ginestra»/ per gabbare ò'elettore/
se ci caccian dal portone/ rientreremo dalla finestra (e per Torre
sarà la FINE)
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