PERSONAGGI (in ordine di entrata):
ANTONELLA, un bel pezzo di ragazza
1. SIGNORA, madre di Antonella
2. SIGNORA
L'azione si svolge nell'abitazione della 1.signora.
Ambiente - Il tinello di una casa neo-piccolo-borghese- proletaria-
progressista-pacifista (sul serio però) tenuta decorosamente.
Sulla parete di fondo un balcone che dovrebbe lasciar vedere tutto
il golfo di Napoli, e che non ne lascia vedere nemmeno una buona
parte, neppure una fetta, neanche una fettina. Insomma non si vede
niente di tutto questo.
Si vede invece, ad un paio di metri, la facciata della casa di fronte
ed in mezzo, proprio dirimpetto al balcone, un finestrino con il
vetro smerigliato.
Con una buona dose di fantasia si dovrebbe supporre che in quella
mini-dostanza, giù, c'è una via.
Questo basta per far capire allo spettatore che stiamo in uno dei
"parchi" di Torre del Greco.
Due porte laterali immettono nelle altre stanze.
Mobili nuovi, poltrone e divano dalla linea anatomica. Alle pareti,
tra gli altri, quadri di C.A.Ciavolino.
(All'alzarsi del sipario la prima signora rientra dal balcone mentre
la figlia Antonella esce da sinistra).
ANTONELLA - Mammà a che ora doveva venire la signora?
1.SIGNORA - Alle dieci. Si è fatto tardi, temo che non venga
più. (esce sul balcone e guarda giù). Ah! Eccola,
sta arrivando!...
ANTONELLA - (uscendo) Uffà!..
1. SIGNORA - (chiamando in istrada): Signò!! Sstt! Signora!
Siamo qui, salite! C'è l'ascensore...
VOCE DELLA 2.SIGNORA - (da basso un po'affannata) - Signò,
mi sono sperduta. Appena sono entrata.... in questo parco, scusate....
non ho capito più niente.
1. SIGNORA (gesticolando) - Salite, signò! Vi prego. Dopo
vi accompagneremo io ed Antonella, che qualche volta riesce ad imboccare
la via giusta.
VOCE 2.SIGNORA - Signò, qua solo Virgilio, come fece per
Dante, potrebbe farmi uscire da questo labirinto.
1.SIGNORA (curiosa) - Chi è questo Virgilio? Me lo dovreste
far conoscere. Gli abitanti del rione lo assumerebbero come accompagnatore
e servirebbe anche per i postini. Salite, signò!
ANTONELLA (raccomandando) - Mammà Spicciala subito! Dobbiamo
uscire per quel maledetto vestito.
1. SIGNORA - Sta salendo, fa' presto, va' a togliere il bidone dei
rifiuti dalla porta.
ANTONELLA (spazientita) - Mammà! la signora per venire qui
ha dovuto attraversare Alpi e Appennini di «munnezza».
(la prima signora avverte uno scroscio proveniente dal finestrino
dirimpetto al balcone. Va a chiudere le imposte ed a tirare le tende.
Riassetta qualche cuscino sulle poltrone, raddrizza qualche quadro,
nel raddrizzare lo ammira (pubblicità gratuita per C.A.Ciavolino),
indi esce dalla porta di destra mentre si ode il campanello e quindi
le voci dietro le quinte).
VOCE DELLA 2. SIGNORA - Signò buongiorno!
VOCE DELLA 1. SIGNORA - Buongiorno signò! Prego! Entrate!..(Entrano
in scena)
1. SIGNORA - (facendo strada premurosa ed indicando una poltrona)
- Accomodatevi, signò!!
2. SIGNORA - (sedendosi pesantemente) - Signò! Che stanchezza!
Non ne posso più! Questa non sono strade! Sono percorsi bob
a due e bob a quattro. Mamma mia! Per favore, un bicchiere d'acqua!
1. SIGNORA - Antonè! Porta un bicchiere d'acqua alla signora!
Non prenderla dal frigo. La signora è un po'accaldata!
2. SIGNORA - Non ci vediamo da quando ci incontrammo alla fermata
del «purmanno» una ventina di giorni fa. Vi ricordate?
Fu quando parlammo delle elezioni.
1. SIGNORA - E come non mi ricordo, signò?!
ANTONELLA (rientra portando il bicchiere d'acqua) - Buongiorno!
2. SIGNORA - Buongiorno (Rivolta alla madre): Signò! Tenete
questo pezzo di figliola?! veramente bella, signò (prende
il bicchiere). Grazie. (beve).
ANTONELLA (prendendo il bicchiere vuoto) - Permettete, debbo prepararmi
per andare dalla sarta.
1. SIGNORA (continuando) - Ancora quel «taglierino»,
signò! Queste sarte come sono lunghe! Quella povera creatura
ci teneva tanto per andare a voltare con l'abito nuovo...
2. SIGNORA - A proposito, signò, avete visto che sorpresa?...
1. SIGNORA - Signò, io veramente non ho ricevuto nessuna
sorpresa. Mio marito già me lo aveva detto che sarebbe stata
una guerra «fraticina».
2. SIGNORA - Come signò! «Fradicita» volete
dire? Una guerra tra fratelli?
1. SIGNORA - E'proprio così... (alzando la voce) Antonè,
prepara il caffè!
VOCE DI ANTONELLA (dalle quinte) - Si mammà! Subito!!
2. SIGNORA - Grazie, signò! ci vuole proprio. Quest'acqua
abboffa ma non disseta, dicono che è pesante, signò.
1. SIGNORA - Mio marito lo dice. Anzi dice che da quest'acqua pesante
si potrebbe ricavare l'energia atomica. Ah! quando tenevamo quella
fontana! Signò, è meglio non pensarci!
2. SIGNORA (riprendendo il discorso) - Signò e voi dite che
non c'è stata la sorpresa?
1. SIGNORA - La cosa era già nell'aria, signò, Sono
finiti i tempi della «roccaforte» che esisteva nel
1948. Allora Torre del Greco era la roccaforte delle «DUE
C.»
2. SIGNORA - Spiegatemi, signò, non ho capito!
1.SIGNORA - Signò nel 1948 ci fu un tale «Crescendo»
di voti che si rafforzò enormemente il partito della diccì
a Torre. Alla fine, però, Torre è diventata solo la
vigna, la terra promessa della «dueccì» e non
importa se a danno della stessa «diccì».
2. SIGNORA - Signò, non mi state facendo capire niente.
1. SIGNORA - E che volete capire signò! Avete consultato
i risultati?
2. SIGNORA - No, signò!
1. SIGNORA - Signò, non abbiamo più il senatore della
D.C. e per giunta, su oltre 17.000 voti di lista appena 7000 sono
andati alla prima C. A quella prima C che servì da sicura
«patana» di lancio alle altre due.
2. SIGNORA - Signò. Ne capisco meno di prima.
1. SIGNORA - E' meglio così! Signò! Ditemi la verità,
vostro marito lo segnò?
2. SIGNORA (sorpresa) - Signò che cosa?
1 SIGNORA - Il tre sulla scheda, signò!
2. SIGNORA - Come! Signò non dovetti neanche faticare molto.
Pare che ve lo dissi che avevo i motivi per convincerlo. Anzi sapete
che mi disse: Lo metto. E per ripicco lo metto solo! E solo lo mise.
1.SIGNORA - Brava, signò: anche noi abbiamo fatto così.
(pausa, indi continuando): - Signò sapete che esistono ventimila
cartelle personali di torresi nello archivio della segreteria particolare
della prima C? Ebbene i voti di lista sono stati diciassettemila
ed i voti di preferenza... settemila!
2. SIGNORA - Questa volta ho capito, signò! Ne mancano diecimila.
1. SIGNORA - E voi credete che queste diecimila persone non avranno
il coraggio di rivolgersi lo stesso a lui?
2. SIGNORA - Mò facessero meglio o rivolgersi ai loro preferiti
o a quelli che ce l'hanno presentati, signò!
ANTONELLA (entra e porta il vassoio col caffè) - Mammà
non dimenticare quella preghiera che ti ho rivolto prima.
1. SIGNORA - Sì, va a prepararti. Così accompagniamo
anche la signora, se no si smarrisce di nuovo.
(Antonella esce da sinistra)
1. SIGNORA (continuando) - Ah signò! Abbiamo sfogato un poco.
Pigliamece stu cafè. Quanto zucchero signò?
2. SIGNORA (ammiccando) - Tre signò!
Cala la tela
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