A Villa Campolieto a Ercolano, dal 4 al 28 luglio 2024 torna il Festival delle Ville Vesuviane, che giunge alla sua 35a edizione.
“Sono onorato – ha detto il direttore artistico Bruno Tabacchini – di dirigere il Festival delle Ville Vesuviane – Progetto Settecento – e di destinare a questa trentacinquesima edizione il frutto di un lavoro portato a termine con impegno e passione. Il mio intento è quello di mantenere la qualità da sempre sinonimo di successo e di grande pubblico suscitando, attraverso il teatro, la musica e la danza, emozioni e momenti di accrescimento interiore».
“Il festival – ha spiegato Gennaro Miranda, presidente della fondazione Ente Ville Vesuviane – oltre ad essere un importantissimo appuntamento culturale, rappresenta una straordinaria opportunità di sviluppo e valorizzazione dell’inestimabile patrimonio storico, artistico e culturale costituito dalle Ville Vesuviane del XVIII secolo. Il festival è un fattore di sviluppo, crea valore condiviso, mette a sistema tutti gli attori istituzionali, culturali, sociali ed economici ponendo grande attenzione ad incentivare la partecipazione del pubblico. L’edizione 2024 si promette di unire la tradizione e la cultura identitaria dei nostri territori coniugando al contempo elementi di innovazione e sperimentazione”.
Ed è con queste premesse che giovedì 4 luglio alle ore 21:00 il Festival prenderà il via con “Dio è morto e neanch’io mi sento tanto bene – Le parole del genio Woody Allen immerse nella sua musica”, uno spettacolo portato in scena da Tullio Solenghi con la lettura di alcuni brani tratti dai libri dell’attore, scrittore e regista statunitense e le note che hanno caratterizzato i suoi film più significativi.
A seguire, il 5 luglio sarà la volta di Eduardo De Crescenzo con “Avvenne a Napoli – passione per voce e piano”, uno spettacolo che vedrà il cantautore, con l’introduzione all’ascolto di Federico Vacalebre, rileggere la canzone classica napoletana accompagnato dal maestro Julian Oliver Mazzariello.
Il 6 luglio a Villa Campolieto arriverà Michele Placido con “Il Sosia – Vita pubblica e privata di Franz Schubert, musicista”, un lavoro dedicato, tra parole e musica, alla vicenda romantica del celebre compositore austriaco.
Ad animare le proposte del Festival delle Ville Vesuviane, il 7 luglio arriveranno “Nelle stanze del duca Di Sangro” ideato da Riccardo Citro, visita immersiva e teatralizzata in compagnia di Don Lucio di Sangro, duca di Casacalenda e principe di Campolieto per rivivere gli anni dello splendore della villa e “Music in Between” con la Compagnia Borderline.
Il 10 luglio, per scoprire qual è la vera identità di Shakespeare, sarà la volta di “Will (non) Era Shakespeare con Roberto Russo Vs Paese mio Bello.
Il giorno 11 luglio, spazio in prima nazionale a “Eretico Neapolitan Shakespeare”. I sonetti con le voci di Gianni Lamagna, Patrizia Spinosi, Lello Giulivo e Anna Spagnuolo e la drammaturgia di Mariano Bauduin.
A seguire il 12 luglio, “Streghe da marciapiede”, uno spettacolo di Stefano Amatucci tratto dal lavoro di Francesco Silvestri dove con Gina Amarante, Luisa Amatucci, Miriam Candurro, Antonella Prisco e Peppe Romano, quattro prostitute vengono interrogate sull’omicidio di un giovane sconosciuto.
Il 13 luglio, appuntamento con “Corti di Teatro al Tramonto” con “Cyrano detto ‘O Bergerac” diretto e interpretato da Adriano Falivene.
Torna, il 14 luglio, l’appuntamento con “Nelle stanze del duca Di Sangro” e il balletto “Il Lago dei Cigni” con le coreografie di Luigi Martelletta.
Il 17 luglio arriverà Roberto Maria Azzurro con “l’Arte di Bonì” tratto dalle memorie di Boniface de Castellane mentre il 18 luglio sarà il turno de “Le Ebbanesis” Viviana & Serena con l’applaudito concerto “Transleit” durante il quale, il duo traduce in napoletano e nel proprio polistilismo i più famosi brani internazionali.
Il 19 luglio, invece, l’appuntamento è fissato con Gea Martire e lo spettacolo “La cappella di famiglia” di Marco Perillo un testo ambientato negli ultimi anni del 1700 ispirato alle vicende personali e amorose di Theresa Blake una dama irlandese di ventitré anni infelicemente sposata con il ricco giureconsulto napoletano Giordano Ascione.
Il 20 luglio, ecco il turno di Nunzia Schiano alle prese con “Femmene”, lo spettacolo composito, che spazia dal radiodramma “Nostra signora dei Friarielli” di Anna Mazza ai racconti di femmene partenopee di Myriam Lattanzio.
Ancora il 21 luglio alle 19.00 un nuovo appuntamento con “Il Teatro Immersivo” di Riccardo Citro e alle 20.00 quello con la Compagnia “Skaramacay” con “Novella e le altre” per la regia e le coreografie di Erminia Sticchi.
Il 24 luglio in cartellone ci sarà “Totò, l’uomo oltre la maschera” con Agostino De Angelis e la partecipazione della nipote del grande artista, Elena Anticoli De Curtis per un viaggio nel mondo del mitico “principe della risata”.
Il 25 luglio, Ivana D’Addona sarà la protagonista di un concerto per piano solo dove l’artista percorre le strade e i sentimenti per conoscersi, scavando la sua umanità alla ricerca di nuovi confini mentali e sensitivi.
Il 26 luglio, in prima nazionale, arriverà “Salomè” riadattata e diretta da Riccardo Citro partendo dal lavoro di Oscar Wilde mentre, il 27 luglio, Antimo Casertano presenterà “I cinque figli”- favola per attore padre tratta da “Il Cunto de li Cunti” di Giambattista Basile.
A chiudere il Festival delle Ville Vesuviane 2024, il 28 luglio, ci penseranno alle 19.00 il teatro immersivo “Nelle stanze del Duca di Sangro” e alle 20.00 il coreografo Luigi Martelletta con “Carmen & Bolero” per un nuovo balletto intriso di sangue, amore, morte e forti emozioni.
Sito web villevesuviane.net